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Fullmetal Alchemist Reload: Capitolo 2

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Dark Exorcist
CAT_IMG Posted on 30/4/2009, 19:15




Eccovi il secondo...scusate l'irregolarità. :P
Storyboard by Dark Exorcist, writing by Dark Exorcist, adapting by GreenArcherAlchemist.

SPOILER (click to view)
CAPITOLO 2 – Il corpo di un peccatore

In quel preciso istante, dal corridoio che portava alla cripta si sentirono provenire rumori di esplosioni e grida di dolore. La porta si spalancò di scatto e apparve una figura con addosso un mantello con cappuccio. Era tutta impolverata, e doveva aver fatto una corsa giù per le scale perché ansimava. Dietro di lei comparve uno degli uomini di Cornello, con numerosi lividi e un occhio nero, ma non riuscì nemmeno a sollevare un dito che la persona misteriosa lo colpì con una gomitata in faccia.
“Maledetti, avete un complice!” ringhiò Cornello.
“Ma che stai dicendo?! È la prima volta che vediamo questo tizio...” rispose Ed, ma non aveva nemmeno finito di parlare che il nuovo arrivato prese la rincorsa e gli si buttò addosso, facendolo cadere a terra.
“Neddy!” esclamò vivacemente, togliendosi il cappuccio. Tara sospirò. Il nuovo arrivato era una ragazza con lunghi capelli corvini legati in una fascia, e stava strapazzando Ed, che cercava di allontanarla.
“Rei, togliti di dosso, mi soffochi...”
“Ah, è così che mi ringrazi? Mentre venivo a cercarti ho dovuto stendere cinque, dico cinque, scagnozzi del pelatone, e tutto da sola!”
“E chi diavolo te l’ha chiesto?! Questo non è un affare per una ragazzina come te!”
“Ma mi ha mandata il fratellone!”
Ed si lasciò cadere a terra.
“Sempre lui...”
“Le sue testuali parole sono state: ti mando Reina perché sono convinto che da solo faresti solo guai e mi toccherebbe firmare troppe scartoffie!” continuò la ragazza, imitando una voce maschile.
A Ed cominciò a pulsare una vena della tempia.
“Quel... quel...”
“Avevo ragione, è vostra complice!” intervenne Cornello. La nuova arrivata si alzò da sopra Ed e si voltò verso di lui.
“Mi chiamo Reina Mustang, Silvermoon Alchemist, prego.”
“Non m’interessa sapere come ti chiami, tanto non uscirai viva da questa cripta!” Cornello trasmutò il suo bastone in un mitra e lanciò una raffica di proiettili verso i quattro ragazzi. Edward batté le mani e creò con la sabbia un muro per proteggere sé stesso, suo fratello e le ragazze, ma la pioggia di proiettili non accennava a smettere, cosi i quattro decisero di scappare. Tara si lanciò avanti e creò un’uscita proprio dietro il muro di Ed, in modo da essere protetti durante la fuga, e il gruppetto vi si catapultò dentro, sparendo nel labirinto di corridoi sotterranei.

“Non capisco perché non gli abbiamo preso la Pietra Filosofale, non era poi così difficile!” borbottò Al. Lui, Ed, Tara e Reina erano riusciti a scappare in città, e si erano seduti a riprendere fiato ai piedi di una statua del dio Leto.
“Non volevo mettere in pericolo le ragazze” si giustificò Ed “Rose compresa. Per non parlare di Reina...”
“Ehi!” esclamò lei, risentita. “Non trattarmi come se fossi solo una palla al piede!” Sbuffò. “E poi non sono venuta solo per darvi una mano. Il fratellone mi ha detto che ultimamente in questo paese succedono cose molto strane: le persone morte tornano veramente in vita, ma solo per pochi giorni, il tempo necessario giusto per riabbracciare i propri cari, poi partono tutte per dei viaggi misteriosi e nessuno fa più ritorno. L’esercito crede che siano degli impostori che si fanno passare per quelle persone, e anche secondo me è così.”
Ed agitò una mano.
“Ma dai, tu e tuo fratello avete troppa fantasia!”
Reina lo fulminò con lo sguardo. Tara, che aveva ripreso il suo aspetto di ragazzina umana, alzò le spalle.
“Se si trattasse di Celes potrebbe anche essere. Voglio dire, a patto che esistesse un modo per tornare in vita, visto che siamo in grado di viaggiare attraverso le dimensioni non sarebbe poi così strano se uno della mia razza scomparisse improvvisamente... magari per pagare il debito che ha contratto tornando in vita. Solo che noi Celes siamo rimasti troppo pochi, mentre quello che ci stai descrivendo tu, Reina, è un fenomeno alquanto massiccio, mi pare.”
“Esattamente.”
La conversazione fu interrotta dalla voce di Cornello agli altoparlanti: accusava i quattro di averlo assalito, e anche se pregava i fedeli di non compiere azioni avventate, era prevedibile che tutta la città si sarebbe rivoltata contro di loro.
“Maledetto pelatone” disse Ed tra i denti. “Voi scappate, qui ci penso io.”
“Ma, fratellone...”
“Zitto e vattene, Al!”
“No, non ti lascio solo!”
“Fa come ti dico e fidati di me!”
Sopra di loro, appollaiati su una struttura di ferro, una donna molto affascinante con uno strano simbolo sul petto ed un uomo particolarmente grasso ed in apparenza abbastanza tonto li stavano osservando compiaciuti.
Quando arrivarono i cittadini di Reole, armati di scope, vanghe, padelle e picconi, si trovarono davanti Edward e Alphonse. Ed tentò di convincere i fedeli che il vicario era solo un impostore che usava l’alchimia, ma in quel momento arrivò Rose: Cornello le aveva appena concesso di vedere il suo fidanzato tornato in vita, e tutti i dubbi scatenati dalle parole dell’alchimista si erano dissolti. Le parole della ragazza raddoppiarono le certezze degli abitanti, che ripresero ad agitare le armi improvvisate verso i fratelli Elric. Probabilmente sarebbero balzati loro addosso, ma si udì il rumore di passi pesanti e tutti si voltarono a guardare. Edward non credeva ai suoi occhi: davanti a loro erano apparse alcune statue rappresentanti il dio del Sole, alte qualche metro e sicuramente molto pesanti, che camminavano come persone normali! Ancora sbalordito, l’Alchimista d’Acciaio reagì tardi quando una delle statue lo attaccò, mettendolo fuori gioco insieme ad Al.
“Neddy!” squittì Reina, preoccupata, ma Tara le mise una mano sulla bocca per zittirla. Le due erano nascoste dietro a un cassonetto dell’immondizia e stavano seguendo tutta ciò che accadeva. Quando fu sicura che la ragazza si fosse calmata, Tara le tolse la mano da davanti alla bocca. “Dove li stanno portando secondo te?” chiese, vedendo che le statue si caricavano sulle spalle i due fratelli svenuti e si allontanavano facendo tremare il suolo.
“Probabilmente alla chiesa di Leto” rispose Tara in un soffio. “Ma c’è qualcos’altro che mi sorprende: quelle statue sono state animate con una tecnica alchemica originaria creata dal famoso Alchimista della Terra più di quattro secoli fa! Non è possibile che uno come Cornello l’abbia imparata da solo! Ma soprattutto, è assurdo che possa ancora essere in uso!”
Reina annuì. Anche lei aveva già sentito parlare di Earth Alchemist, un alchimista leggendario morto giovanissimo che però aveva creato un numero incredibile di tecniche potentissime tutte basate sul controllo e la manipolazione della terra, ma non aveva mai approfondito l’argomento.
“Adesso che facciamo?” chiese alla Celes.
“Beh, semplice: cerchiamo di tirare fuori Ed da questo casino!”

Edward era stato rinchiuso in una cella e gli avevano legato entrambe le mani al muro, in modo da non potersi muovere. Inoltre, Cornello gli aveva sottratto l’orologio d’argento che portava legato con una catena ai pantaloni, il simbolo del suo essere un Alchimista di Stato. Il vicario, infatti, era certo che Ed fosse in grado di compiere trasmutazioni senza cerchio proprio grazie a quell’orologio, ma il ragazzo, non visto, aveva sorriso, divertito da quell’ipotesi.
Qualche ora dopo, quando ormai si era fatto mattino, si aprì la porta della cella ed entrò Rose con un vassoio col cibo per Ed. Glielo posò davanti e stava per andarsene di fretta, incapace di guardarlo negli occhi, quando Ed la fermò.
“Sei proprio sicura che quello che hai visto fosse il tuo ragazzo?”
Lei esitò, indecisa se rispondere che, in effetti, aveva potuto vedere il suo fidanzato solo attraverso dei veli, ma poi scappò via, chiudendosi la porta alle spalle. Ed sospirò e si dedicò ala sua insipida colazione. Sorrise quando, vicino a lui, udì il rumore di qualcosa che grattava.

Cornello si svegliò da un sonno agitato popolato da un enorme serpente rosso che lo minacciava, ma al risveglio si trovò davanti lo stesso serpente, tatuato sul petto della misteriosa donna che osservava i fratelli Elric la notte prima.
“”La Pietra Filosofale doveva rimanere il nostro piccolo segreto, o sbaglio?”” disse con voce suadente. “”Tutti quelli che sanno della Pietra devono morire, lo sai.””
“Me ne occuperò subito” rispose Cornello, spaventato dal fatto che quella donna fosse riuscita ad entrare con una tale facilità nella sua stanza.
Quando si fu vestito, convocò Rose e la portò nella stanza dove teneva il fidanzato della ragazza, lasciandola sola. La voce di lui la chiamò, e Rose fece un passo verso il letto a baldacchino. Un’improvvisa folata di vento sollevò i veli, e Rose finalmente vide cosa vi si celava dietro: un’orribile, terrificante chimera, un incrocio tra un uomo e un pappagallo, capace solo di ripetere il nome della ragazza. Intorno ad essa, c’erano i cadaveri degli uccelli usati per crearla. Rose indietreggiò, ma si ritrovò con le spalle al muro, mentre la chimera balzava giù dal letto e le si avventava contro, decisa ad ucciderla. Proprio quando credeva che sarebbe morta, Alphonse fece irruzione dalla finestra, colpì la chimera e la mise KO.
“Qui è pericoloso” disse tranquillamente. “Andiamo.”
Tese una mano verso la ragazza, che l’afferrò.

Intanto Cornello era andato a far visita a Ed e a pavoneggiarsi con lui. Era ignaro del fatto che Al era libero. Per la precisione, non era mai stato catturato: quella che le statue di Leto avevano portato via non era altro che una copia creata con l’alchimia da Reina e Tara, mentre il ragazzo era stato libero di agire tutta la notte. Aveva rubato la campana della chiesa, e grazie a qualche altro oggetto recuperato dalle ragazze aveva creato un altoparlante. Mentre Cornello parlava con Ed, spiegandogli per filo e per segno come aveva preso in giro gli abitanti di Reole fin dall’inizio e lanciandosi poi in fantasiosi deliri d’onnipotenza, l’Alchimista d’Acciaio, liberato da Tara dopo che Rose era venuta a portargli la colazione, ma che fingeva di essere ancora prigioniero, aveva schiacciato il pulsante che permetteva al microfono nascosto dietro di lui di diffondere le parole del vicario per tutta la città. Gli abitanti ora sapevano la verità. Vistosi scoperto, Cornello attaccò Edward trasmutando nuovamente il suo bastone in un mitra, ma il ragazzo trasmutò il suo automail in una lama e gli tranciò a metà l’arma. Il vicario, allora, si dette alla fuga. Uscì dalla chiesa, ma venne accolto dai suoi fedeli... o meglio, ex fedeli. Tutta Reole si accalcava davanti alla chiesa, guidata da Tara, tornata al suo vero aspetto di giovane donna Celes. Cornello, però, non si perse d’animo, e tentò nuovamente d’incantare il popolo accusando Edward di averlo incastrato, e di nuovo animò le statue di Leto con la Pietra Filosofale per sguinzagliarle contro Ed. L’Alchimista, stufo delle spacconate del vicario, batté le mani e le posò a terra. Dietro di lui si udì un boato, e l’enorme statua che stava seduta su un trono nella chiesa prese vita e, sfondando il tetto dell’edificio, uscì sul piazzale.
Tra la folla, Al, Reina e Rose osservavano lo spettacolo.
“Cornello non sarà mai in grado di muovere un oggetto così grande” disse Al, compiaciuto. “Credeva che il potere di Ed fosse nell’orologio, ma non c’entra niente.” Rose smise di osservare l’immensa statua che si ergeva davanti a loro per spostare lo sguardo sull’armatura. “Mio fratello è un genio” concluse Al.
Anche Reina osservava la statua del dio del Sole.
“È per questo che adoro Ed” disse. “Ogni volta che ha un obiettivo, anche se ci mette del tempo, lo realizza... Al contrario di me, che non riesco mai a combinare nulla di buono...”Abbassò lo sguardo.
******
La piccola Reina guardò la persona con lunghi capelli argentati che aveva a fianco.
******
Alla ragazza spuntarono le lacrime, ma riuscì ad asciugarsele prima che Al o Rose potessero accorgersene.
Cornello tentò un’ultima azione, ma quando attivò la Pietra, questa gli trasmutò il braccio in un orrendo ammasso di carne e metallo. Ed corse verso il vicario e gli afferrò la mano per osservare meglio la Pietra Filosofale, che smise di pulsare, s’incrinò e poi si ruppe. Era solo un falso. Come prima reazione, Ed rimase senza parole. Subito dopo lo stupore si tramutò in rabbia, rabbia per aver perso un sacco di tempo prezioso sulle tracce di una pietra falsa, rabbia per averci quasi rimesso le penne, rabbia per tutta la fatica assolutamente sprecata. Si riprese l’orologio d’argento con un movimento nervoso e, dopo che Reina e Tara raggiunsero lui e Al, il gruppo s’incamminò verso i confini della città in silenzio.
“Mi dispiace che non fosse la vera Pietra, Neddy” cercò di dire Reina, ma Tara le posò una mano sul braccio facendole capire che era meglio non continuare.
Giunti ormai alle porte della città, furono raggiunti da Rose.
“Perché ci avete fatto questo?!” li attaccò la ragazza. “I miracoli di Sua Eminenza rappresentavano la nostra unica speranza!”
“Stai dicendo che sarebbe stato meglio lasciare tutto com’era?” replicò Ed, serio. Rose finse di non averlo sentito.
“Ora io che farò? Quale sarà la mia ragione di vita da questo momento in avanti? Forza, ditemelo!” gridò.
Ed la fissò per qualche istante, poi si voltò.
“Devi scoprirlo da sola” disse senza guardarla. “Alzati e cammina. Se non altro, tu hai ancora tutte e due le tue vere gambe...” Detto questo, riprese a camminare, diretto verso la meta successiva. Dopo pochi secondi fu seguito da Tara, poi da Reina, e infine da Al. Rose si accasciò a terra, in lacrime.

Nel frattempo Cornello si era rifugiato nei suoi appartamenti, e si stava lamentando con la donna col tatuaggio e con l’uomo grasso del fatto che quella che gli avevano dato non era la vera Pietra Filosofale.
“”Certo che no”” rispose la donna, come se fosse stata la cosa più naturale del mondo. “”Questa città non era altro che una semplice esca per attirare quanti fossero stati interessati alla Pietra Filosofale...””
““Lust, che dici, adesso posso mangiarlo, il signore?”” chiese l’uomo grasso, con la bava alla bocca.
La donna sorrise e annuì.

Gli abitanti di Reole erano ancora alla ricerca di Cornello. Stavano appunto scagliando qualche epiteto nei suoi confronti, quando si parò loro davanti un altro Cornello. Questo spiegò che qualcuno si era approfittato della sua assenza per commettere azioni malvagie. Senza usare la Pietra Filosofale, riportò in vita gli uccelli uccisi dall’altro Cornello per creare la chimera del fidanzato di Rose davanti agli sguardi stupefatti della popolazione di Reole.
Dalla finestra della stanza di Cornello, dove l’uomo grasso stava ancora finendo di divorare i resti del padrone di casa, la donna di nome Lust osservava la scena.
““Mi spiace, Envy, ma dovrai mantenere quell’aspetto ancora per qualche tempo.””
Come se l’avesse sentita, “Cornello” alzò lo sguardo e sorrise.
Sopra di loro, nel cielo senza nuvole, gli uccellini appena risorti esplosero silenziosamente in volo, uno dopo l’altro. Nessuno dei presenti se ne accorse.
 
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Aki_Wanijima
CAT_IMG Posted on 30/4/2009, 19:33




bellissimo!meraviglioso!!! mi garba tantissimo!*_*
 
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Dark Exorcist
CAT_IMG Posted on 30/4/2009, 19:37




Ma l'hai letto davvero così velocemente? O_o Sei un mostro, Aki! XD
 
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Aki_Wanijima
CAT_IMG Posted on 30/4/2009, 22:02




me lo dicono in molti che sono veloce a leggere^^''' eh eh. sì, sono un mostro! qualcosa in contrario?XD
 
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GreenArcherAlchemist
CAT_IMG Posted on 1/5/2009, 11:58




Assolutamente no, ache perché comunque sei il mio mostro puccioso u.u Comunque, grazie!^^ Spero che anche il prossimo arrivi abbastanza in fretta!
 
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Kami12
CAT_IMG Posted on 3/5/2009, 22:37




E' tutta sua madre..
Anche se io ho scoperto di avere una capacità di lettura davvero notevole..ho letto "Se questo è un uomo" in 4 ore con in mezzo un intervallo da dedicare alla fidanzata..
 
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Dark Exorcist
CAT_IMG Posted on 18/6/2009, 08:38




Uno solo? Mmh...ti sei sforzato! XD
 
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Yue Hikari
CAT_IMG Posted on 21/6/2009, 20:57




Oddeo, Roy ha una sorella?O_o
Si salvi chi può...xD
SPOILER (click to view)
Reiiiiiiiiiiii non uccidermiiiiiiiiiii!!!!!!xO

Bello comuqneu^^
 
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Dark Exorcist
CAT_IMG Posted on 21/6/2009, 21:00




Ebbene, sì, ha una sorella! XD
E stai in guardia perchè scoprirai presto che è una persona molto...bipolare? XD
 
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Yue Hikari
CAT_IMG Posted on 21/6/2009, 21:10




CITAZIONE
E stai in guardia perchè scoprirai presto che è una persona molto...bipolare? XD

...in che senso? :unsure:
*si preoccupa*
 
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Dark Exorcist
CAT_IMG Posted on 22/6/2009, 10:08




Preoccupati, preoccupati! XD
 
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Kami12
CAT_IMG Posted on 22/6/2009, 23:01




Ha un 2 poli..è un pianeta che gira gira gira e poi casca..
 
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XD forever
CAT_IMG Posted on 16/9/2011, 15:44




Finito anche questo capitolo..sono curioso di vedere come da ora in poi le cose si evolveranno.
 
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GreenArcherAlchemist
CAT_IMG Posted on 18/9/2011, 20:15




Non avere paura di criticare, mi raccomando!
 
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13 replies since 30/4/2009, 19:15   51 views
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