| Intanto, ecco il primo paragrafo!
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Okay, fatta la prefazione, passiamo al disclaimer:
Pretty Cure e tutti i marchi registrati ad esso collegati sono di proprietà della Toei Entertainment Magical Girl Lyrical Nanoha e tutti i marchi registrati ad esso collegati sono di proprietà della Sunrise Arcana Heart e tutti i marchi registrati ad esso collegati sono di proprietà della Examu e della Atlus. Sì, proprio quelli che hanno fatto la spettacolare accoppiata di Trauma Center per Nintendo DS!
Tutti questi marchi sono stati usati senza scopo di lucro, a puro scopo ricreativo. L'autore non trae alcun profitto da questa storia... se non, forse, di allietare la giornata a qualche fan di anime!
Bene, detto questo... tuffiamoci nel mondo di queste grandiose eroine, e mi raccomando... allacciatevi le cinture di sicurezza, perchè sarà sicuramente una storia piena di azione ed emozioni!
Grazie mille della vostra gentile attesa... e buona lettura!
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Capitolo 1 - Nuovi nomi nella leggenda
Tokyo, la capitale del Giappone. Sinonimo di efficienza, affollamento, treni della metropolitana che andavano e venivano, traffico... e di chissà quante altre cose che normalmente si associano allo stile di vita giapponese! Una città sempre piena di vita, sempre interessante e affascinante, in cui tradizione e modernità convivono fianco a fianco.
Quel mattino di un giorno di primavera, la popolazione di Tokyo si era svegliata come al solito, e aveva subito iniziato le proprie attività quotidiane. In particolare, molti studenti e studentesse dell'accademia Verone, una delle più conosciute scuole della grande metropoli, si stavano godendo l'ultimo giorno di vacanza, prima che l'anno scolastico ricominciasse... e questa, per gli ammessi al primo anno di liceo, era occasione di grande emozione. Si apprestavano a vedere un nuovo mondo, ad affrontare nuove sfide... e ad affrontare un anno più impegnativo, che avrebbe iniziato a plasmare il loro futuro!
In quel momento, davanti all'ingresso del liceo Verone, stavano due figure ben conosciute tra gli allievi dell'istituto... due ragazze che, quasi volessero prepararsi psicologicamente per l'anno che stava per iniziare, si erano incontrate vicino alla loro scuola, e stavano in quel momento guardando con espressione emozionata le porte che il giorno dopo avrebbero varcato per la prima volta! "Ancora mi riesce difficile crederci... stiamo per iniziare il nostro primo anno di liceo!" disse una bella ragazza dai lunghi e ben tenuti capelli blu notte, con occhi dello stesso colore, vestita con una graziosa maglietta a quadretti bianchi e verdi, una gonna dello stessocolore, e scarpe bianche. Dava l'impressione di una ragazza dolce e affabile e di una studentessa coscienziosa... e chiunque la conoscesse sapeva che l'impressione non era per niente ingannevole! La quasi sedicenne Honoka Yukishiro, infatti, si era creata la fama di piccolo genio tra e sue coetanee per la sua curiosità, la sua prontezza di pensiero e il fatto che sembrava sapere sempre tutto, soprattutto in fatto di scienze o di storia! E non era un caso che, alla fine del precedente anno scolastico, si fosse diplomata a pieni voti! Come se non bastasse, era anche popolare tra i ragazzi, grazie al suo fascino e alla sua gentilezza... insomma, era per molti versi la studentessa più ammirata e invidiata dell'accademia!
"Ne abbiamo fatta di strada da quando ci siamo conosciute, vero? A volte mi sembra quasi ieri..." continuò Honoka, voltandosi verso la sua migliore amica, che si trovava in piedi vicino a lei... e che rispose con uno dei suoi contagiosi sorrisi, e un cenno affermativo!
Nagisa Misumi, la migliore amica di Honoka, era una ragazza più o meno della sua stessa età... e le somiglianze tra le due finivano lì! Nagisa, infatti, non era straordinariamente bella, con i suoi corti capelli biondo scuro-rossicci, sempre un pò scompigliati, e i suoi occhi del colore dell'ambra... ma aveva un'aria simpatica e carismatica che le permetteva comunque di spiccare in una folla. Anche come carattere, le due erano le facce opposte della stessa medaglia. Dove Honoka era calma e posata, Nagisa era sempre entusiasta, e un'inguaribile ottimista. Dove Honoka era razionale, Nagisa era impulsiva. Dove Honoka era appassionata di scienza, Nagisa lo era di sport (a dispetto del fatto che non sapesse nuotare...). Ma, come aveva detto Honoka alla loro amica comune Hikari durante la gita a Kyoto del precedente anno scolastico, i valori che condividevano erano gli stessi... ed era anche per questo che ora, nonostante all'inizio avessero avuto qualche problema ad intendersi, erano così grandi amiche e passavano così tanto tempo assieme...
"Già... il tempo è proprio volato, Honoka!" rispose Nagisa, guardando i cancelli del liceo. In quell'occasione, indossava una maglietta rosa a maniche corte con i pantaloncini bianchi, e scarpe anch'esse bianche su calzini rosa, tenendo fede alla sua fama di sportiva. "E dire che sono passati quasi due anni dal giorno in cui ci siamo conosciute, e abbiamo fatto l'incontro che ha cambiato la nostra vita..." Un oggettino bianco dalle bordature azzurre che la ragazza dai capelli più corti teneva appesa alla cintola si agitò improvvisamente, in risposta alle sue parole. "Sì, hai ragione... ancora mi ricordo di quando ci siamo incontrati per la prima volta, mepo!" disse una vocetta acuta che sembrava provenire dallo strano oggetto simile ad un cellulare... prima che una testa tonda dai grandi occhioni neri, lunghe orecchie simili a quelle di un cagnolino, e una corta pelliccetta dorata con dei segni azzurri sulle guance e sugli occhi spuntasse fuori dalla custodia, sorridendo come il gatto del Cheshire! "Tu eri là al balcone di camera tua... e io ti sono caduto proprio in testa! Certo che come incontro è stato abbastanza rocambolesco, vero, mepo?"
Nagisa alzò gli occhi al cielo, sorridendo con aria falsamente esasperata. C'era da aspettarselo che Mepple, l'eroe del Giardino della Luce, avrebbe preso parte a quella conversazione...
Già, Mepple e la sua amata Mipple... le creature provenienti dalla dimensione parallela conosciuta come Giardino della Luce che avevano conferito loro i poteri grazie ai quali, in due diverse occasioni, Nagisa e Honoka avevano salvato il mondo, e forse l'universo intero, dalla distruzione totale! Erano passati quasi due anni dal giorno in cui le due amiche avevano trovato le custodie in cui i due esserini erano fuggiti dal Giardino della Luce, minacciato dalle folli ambizioni di Re Jyaku, sovrano del mondo senza luce di Doutsuku, e detentore del potere dell'annientamento... due anni dal giorno in cui si erano trasformate per la prima volta nelle Pretty Cure, le guerriere leggendarie con il compito di proteggere il Giardino della Luce e le Prism Stones dalle mani delle forze del Male, e avevano affrontato Pissard, il primo dei servitori di Re Jyaku! E fin da quel giorno, escludendo un breve periodo tra la fine della seconda media e l'inizio della terza, Nagisa e Honoka avevano sempre vissuto assieme ai loro amici dell'altra dimensione, mantenendone segreta l'esistenza. Ora che Re Jyaku e la zona Doutsuku erano stati distrutti definitivamente, poi, potevano godere della loro compagnia ogni giorno, senza timore che all'improvviso le loro mascotte percepissero qualcosa di malvagio! E poi, non erano certo venuti da soli, visto che i due piccoli principi del Giardino della Luce, Pollun e Lulun, ora vivevano con Hikari...
"Già... certo, lo dici tu che è stato rocambolesco!" affermò Nagisa, ironica. "Prova a immaginare io come mi sono sentita, a ritrovarmi con un peluche parlante che mi diceva che ero una specie di supereroina che doveva salvare il mondo da un tizio grosso e cattivo che voleva farci fuori tutti! Non ci potevo credere, punto!" Mepple storse il naso, e il suo grazioso musetto assunse un'espressione offesa. "Hey, bada a come scegli le parole, tu! Io non sono un peluche, mepo!" ribattè, accompagnando la frase con quello strano tic verbale che tutti gli esserini della sua razza sembravano avere. Per quanto il tempo fosse passato, Mepple continuava ad essere il solito, ironico, insostituibile brontolone e ruffiano... Honoka guardò verso la custodia che teneva con sè, e proprio allora Mipple, la principessa della speranza, fece capolino da essa! Di aspetto, ricordava un pò la sua controparte maschile, ma era rosa con delle decorazioni rosse, e le orecchie avevano una forma molto diversa, oltre al fatto che aveva uno sguardo più dolce e un aspetto meno iperattivo del suo compagno. "Posso dire che questi che ho passato assieme ad Honoka sono stati i due anni più belli della mia vita, mipo! Quando ci sono arrivata per la prima volta, non credevo che il Giardino dell'Arcobaleno fosse un posto così bello, mipo! E invece, ho conosciuto delle persone fantastiche come te, Honoka... e ho potuto stare assieme al mio caro Mepple, mipo! Non so proprio come potremmo sdebitarci con voi, ragazze! Se non fosse stato per voi, chissà come sarebbe andata! Mipo!" esclamò con la sua vocetta simile al canto melodico di un usignolo. "Heheee... addirittura, Mipple!" si schernì Honoka, sempre restìa ad accettare lodi eccessive. "Io... ho semplicemente fatto quello che pensavo fosse mio dovere... e poi, non potevamo certo non aiutarvi, visto che siete venuti da noi a chiederci una mano, e noi eravamo le uniche che potevano darvela! Anzi, è stato un piacere aiutarvi! Non c'è bisogno che voi ci ringraziate tanto!" "Comunque, la mia Mipple ha ragione, mepo..." disse Mepple, guardando con affetto la sua bella, che arrossì come una scolaretta al primo appuntamento. "E' stato grazie a voi se tutto è andato a posto, alla fine... e anche se Nagisa continua a svegliarsi tardi la mattina, e ad abbuffarsi regolarmente come un aspirapolvere, posso dire che vi dobbiamo gratitudine, mepo!"
"Hahahaaa, di niente, Mepple, è stato..." iniziò a dire Nagisa, prima che il senso di quello che Mepple aveva detto le apparisse chiaro... e il suo viso assumesse improvvisamente un'espressione minacciosa! "HEY! Chi sarebbe quella che si abbuffa come un aspirapolvere e dorme fino a tardi, di grazia? Tu SAI Che sta rischiando grosso, vero?" Mepple chiuse gli occhi e annuì con aria da saccente. "Heheee... non c'è bisogno che te la prenda tanto, Nagisa; io sto solo dicendo la verità, mepo!" "Grrr... tu stai giocando col fuoco, Mepple, questo lo sai, vero?"
Mentre Nagisa guardava con comico furore il suo amichetto del Giardino della Luce, Honoka fece un mezzo sorriso e chiuse gli occhi, una goccia di sudore che le scendeva lungo i lisci capelli blu! "Eccoli, sono alle solite! Quei due non riescono proprio ad andare d'accordo senza litigare..." Mipple sospirò, abituata a vedere questo lato canzonatorio del suo eroico - ed egocentrico - Mepple. "Già... ormai sono due anni che... mipo!"
Improvvisamente, la Principessa della Speranza si ritirò nella sua custodia, sorprendendo Honoka... e anche Mepple, che stava per ribattere a Nagisa con una delle sue battute sarcastiche, sobbalzò e si trasformò di nuovo in quella sorta di cellulare. Nagisa sbattè gli occhi. Se Mepple e Mipple si erano zittiti così rapidamente, voleva dire che stava arrivando qualcuno...
"Hey, Nagisa! Honoka! Salve, ragazze, che sorpresa vedervi qui!" esclamò una vivace voce femminile al lato delle due ragazze. Voltatesi in quella direzione, Nagisa e Honoka furono liete di vedere che si trattava di due delle loro compagne di classe alle medie: Rina Takashimizu e Shiho Kubota, che fin dalla prima media erano state le amiche e compagne di lacrosse di Nagisa, e che per estensione avevano accettato subito anche Honoka nella loro cerchia - per quanto, all'inizio, credessero che Honoka fosse una specie di computer vivente, per l'enorme mole di conoscenza che il suo cervello riusciva a contenere!
"Hey, Rina! Shiho! Anche voi da queste parti?" le salutò Nagisa, mentre Honoka faceva un educato inchino. Le sue compagne di classe erano vestite come ci si potrebbe aspettare da delle giapponesi di quell'età, in maniera graziosa ma non eccessivamente vistosa nè di cattivo gusto, e tutte e due portavano con sè una carica di entusiasmo che sembravano aver preso dalla loro compagna... "Eh, già... avevamo deciso di andare a fare una passeggiata assieme, per goderci l'ultimo giorno di vacanza... e visto che c'eravamo, abbiamo fatto un salto qui, alla nostra cara vecchia scuola!" affermò Rina, alta e castana, con i capelli legati in due code laterali. "E per un incredibile caso, abbiamo incontrato anche voi! Certo che, quando si dice la fortuna..." "E' vero, è vero, è vero!" esclamò Shiho come una mitragliatrice. Per qualche motivo, la ragazzina più bassa, dai capelli rossi a caschetto e appassionata di cinema - al punto che aveva già deciso che da grande sarebbe diventata una regista -, aveva l'abitudine di ripetere tre volte la stessa parola all'inizio di un discorso. "Allora, Nagisa, Honoka, voi che dite? Come pensate che sarà il nostro primo anno di liceo? Non vi sentite emozionate all'idea di entrare in un periodo così importante della nostra vita?" "Heheheee... in effetti, non ti posso nascondere che la cosa mi mette un pò in ansia..." affermò Nagisa con una risatina nervosa e una mano dietro la nuca. "Dopotutto, questo sarà un anno più difficile... però, in effetti, sono contenta di iniziarlo! Credo che... sarà un anno molto interessante!"
A quella risposta, Shiho e Rina si guardarono entrambe negli occhi, con l'aria di chi la sa più lunga... e, con grande sorpresa di Nagisa e Honoka, sfoderarono un ghigno da furbette e si voltarono di nuovo, sghignazzando in maniera buffa, verso di loro! "Hm?" chiese Honoka, sbattendo gli occhi con espressione interrogatica. "Che succede, ragazze? Abbiamo... detto qualcosa che non va?" Rina ridacchiò tra sè. "Heheheee... no, no, niente, Honoka-san... è solo che mi è venuto da pensare che forse... ci è venuto in mente un altro motivo per cui a Nagisa piacerà molto quest'anno!" rispose, gettando un'occhiatina d'intesa all'ex-capitano della squadra di lacrosse.
Nagisa storse il naso. quando le sue compagne iniziavano con quelle frasi sibilline, voleva dire che stavano implicando qualcosa... "Ehm... voi due, cosa state cercando di dire?" chiese, a metà tra l'imbarazzato e l'infastidito. La risposta fu che Shiho indicò dietro di lei, con un sorrisetto malizioso sulle labbra. "Beh... guarda un pò chi sta arrivando!"
Un pò confusa, Nagisa si voltò lentamente... e i suoi occhi si spalancarono fino a diventare delle dimensioni di piattini da tè, con le pupille ridotte a capocchie di spillo, il suo viso divenne più rosso dei capelli di Shiho, e il suo cervello passò immediatamente alla modalità risparmio energetico! Quando anche Honoka volse lo sguardo in quella direzione, il motivo della reazione della sua amica le apparve subito chiaro! "Oh, ma che combinazione! Non immaginavo di incontrarvi tutte qui!" affermò un ragazzo di bell'aspetto, dai capelli castani scuri un pò lunghi e vestito sportivamente, con tuta grigia e scarpe da ginnastica, mentre si avvicinava a passo di jogging al gruppetto di ragazze. "Buongiorno, Honoka! Buongiorno, Misumi-san... Kubota-san e Takashimizu-san! Come mai tutte qui?" "Buongiorno, Shogo!" rispose Honoka. Lei e le altre ragazze fecero un breve inchino, anche se quello di Nagisa sembrava piuttosto rigido. "Nessun motivo particolare... eravamo qui, e volevamo dare un'occhiata, visto che la scuola comincia domani!"
Ebbene sì, si trattava proprio del ragazzo che faceva battere il cuore a Nagisa: Shogo Fujimura, Fujipi per gli amici, stella della squadra di calcio del liceo Verone come Nagisa lo era della squadra di lacrosse delle medie. Un ragazzo socievole e tranquillo, un bravo studente, e amico d'infanzia di Honoka. Di recente, lui e Nagisa si erano avvicinati molto, ed erano in rapporti più stretti... ma la ragazza non era mai arrivata a confessare apertamente i suoi sentimenti, visto che ogni volta che lui si avvicinava, o comunque entrava nel suo campo visivo, la ragazza aveva un vero e proprio blocco psichico che le impediva di dire quello che doveva!
Accidenti, si disse Nagisa mentre giocherellava nervosamente con le dita delle mani, sperando che non si vedesse l'imbarazzo che minacciava di straripare da ogni poro della sua pelle... Era più che ovvio, e sul momento questo particolare le era sfuggito... ma il fatto di andare in prima liceo significava che avrebbe visto Fujipi più spesso, considerato che ora lui era in seconda!
"Capisco..." affermò Fujipi. Per un attimo, il suo sguardo si posò su Nagisa, rendendo chiaro alle osservatrici più attente che era a lei che il ragazzo riservava un'attenzione particolare. "Io stavo facendo un pò di jogging, giusto per tenermi allenato, e sono passato da queste parti un pò per caso... comunque mi fa piacere avervi incontrato, e vedo che siete già più o meno pronte per il nuovo anno..." "Già, e speriamo che sia un buon anno per tutti!" rispose Rina. "Non so te, Fujimura-senpai, ma io sono un pò nervosa all'idea che adesso entrerò in un mondo... beh, non proprio nuovo ma sicuramente diverso da quello che conoscevo!" "Ehm... a... a questo proposito..." si azzardò Nagisa, sfruttando l'occasione che la sua amica le aveva dato per iniziare un pò di conversazione e, sperabilmente, togliersi di dosso l'onnipresente imbarazzo che la prendeva in simili situazioni... "Fujipi-senpai... come è stato per te entrare al liceo, l'anno scorso? E' stato... ehm... difficile adattarsi al nuovo ambiente?" Fujipi ci riflettè su un secondo prima di rispondere. "No, non particolarmente... certo, ci sono stati degli elementi diversi da come ero abituato, ma alla fine... beh, credo di essermi adattato abbastanza velocemente! Sono sicuro che anche per te andrà così, Misumi-san, visto che sei una ragazza così in gamba!" Nagisa ridacchiò nervosamente, e abbassò la testa di appena qualche grado. "Ah... heheee... addirittura! Io... cerco solo di fare del mio meglio in ogni cosa che faccio..."
Nascosto nel suo "cellulare", Mepple fece fatica a trattenere una risata. "Hehee... sì, certo, tranne studiare! Mepo!" pensò tra sè.
Le quattro ragazze e il loro senpai rimasero là ancora qualche minuto, a discutere delle ultime novità, e di come si auguravano che andasse il nuovo anno, scambiandosi le opinioni del caso... poi, Fujipi si separò dal gruppo, salutando educatamente. "Beh, è stato molto bello rivedervi. Ora però devo proprio andare... allora ci vediamo domani a scuola, okay?" disse, per poi rivolgersi a Nagisa. "Oh, e Misumi-san..." "Er... sì?" chiese la ragazza, scattando sull'attenti come un soldato davanti ad un suo superiore. Shogo le fece uno dei suoi caldi sorrisi, mettendola più a suo agio. "Non ti preoccupare... sono convinto che quest'anno sarà davvero indimenticabile, per tutti noi!"
Il viso di Nagisa divenne, se possibile, ancora più rosso, e la ragazza cercò le parole per qualche secondo prima di dare la sua risposta. "Beh... lo spero anch'io, Fujipi-senpai... allora... ehm... ci vediamo domani, e buona giornata!" disse, cercando di ignorare il fatto che, subito dietro di lei, Shiho stesse ridendo sotto i baffi. Con quelle due avrebbe fatto i conti dopo... "Va bene! Arrivederci, Honoka! Arrivederci, ragazze! Ci vediamo!" concluse Shogo, iniziando ad allontanarsi a passo di jogging, e voltandosi ancora indietro di tanto in tanto per salutare con la mano. Le ragazze ricambiarono il saluto, e in particolare Nagisa restò a guardarlo, con espressione trasognata, finchè il senpai non fu più visibile...
Nagisa sospirò, rilasciando un pò della tensione accumulata... e subito dopo, la voce canzonatoria di Shiho attirò la sua attenzione! "Ma guarda, guarda, guarda..." cinguettò la rossa, scambiandosi uno sguardo di intesa con Rina. "Come hai detto tu, Rina, sembra che la nostra Nagisa abbia trovato un ottimo motivo per farsi piacere il liceo!" Rina assentì, imitando il sorrisetto malizioso dell'amica. "Ah, puoi dirlo forte! Secondo me, l'incontro di oggi le ha dato proprio la carica che le serviva... vero, Nagisa-saaaan?" chiese, sporgendosi poi leggermente verso l'amica... la quale, abbastanza irritata dalle insinuazioni delle sue due compagne, si voltò verso di loro, il sopracciglio destro che guizzava verso l'alto come in un tic! "Hey, voi due, che state insinuando?" chiese Nagisa, avvicinandosi alle sue compagne con aria falsamente minacciosa. Per nulla impressionate, le sue due compagne di classe proseguirono con la loro requisitoria! "Oh, noi non stiamo insinuando niente..." rispose la ragazza più alta, puntando l'indice verso la sua amica. "Stiamo solo dicendo la verità! Incontrare il senpai Fujipi oggi è stato un buon auspicio per quest'anno, no? Ti si legge in faccia, Nagisa-san, non cercare di negarlo!" "Già! Non sei mai stata brava a dire le bugie!" continuò Shiho. Una venuzza pulsante apparve sulla fronte di Nagisa, e i suoi occhi si trasformarono in due comiche fessure senza pupille, indicando che la ragazza era giunta al culmine dell'imbarazzo e dell'irritazione. "Shiho... Rina... voi state rischiando grosso in questo momento, lo sapeteeee?" esclamò, prima di lanciarsi contro le sue due compagne...
...e fermarsi a pochi centimetri, per poi scoppiare a ridere assieme a loro!
"Hahahahaaa! Scusa, Nagisa-san, non volevamo offenderti!" si scusò Shiho. "Era solo un modo di fare un pò di ironia!" Nagisa strizzò un occhio, e rivolse alle sue amiche uno dei suoi classici sorrisi a denti scoperti. "Tranquille, ragazze, non mi avete offeso per niente!" dichiarò. "Però... sì, lo riconosco, mi ha fatto piacere rivedere Fujipi-senpai!" Honoka si mise una mano davanti alla bocca e sorrise educatamente. "E visto che ora siamo al liceo come lui, avrai modo di rivederlo ogni giorno! Che dici, Nagisa? Tra i tuoi propositi per quest'anno, c'è anche quello di...?" chiese, al che Nagisa scattò in piedi, con aria determinata, e strinse un pugno davanti a sè, con raggi di luce bianca e rossa che scaturivano da dietro di lei! "Certo! Ormai è deciso!" esclamò la ragazza dai capelli corti. "Questo sarà l'anno decisivo! Quest'anno, mi sono fatta il proposito di prendere il coraggio a due mani, e dichiararmi a Fujipi-senpai! Sento che sarà la volta buona!" "In questo caso..." affermò Rina. "In questo caso, tutto quello che posso dirti, Nagisa-san... è buona fortuna! E speriamo che vada bene!"
Honoka chiuse gli occhi e sorrise. Lui era sicura che sarebbe andata bene. Conosceva bene Shogo, e aveva intuito come i sentimenti suoi e di Nagisa si fossero approfonditi nel corso dei due anni in cui si erano conosciuti. Certo, magari Shogo non era ancora arrivati a quel punto... ma per quello che aveva visto lei, non mancava molto! Chissà, magari Nagisa aveva ragione... e sarebbe stato quello l'anno della svolta definitiva tra i due!
"In ogni caso, Nagisa, ti auguro anch'io buona fortuna!" pensò Honoka. "E sono sicura anch'io che sarà un buon anno per tutti noi!"
"Mi fa piacere vedere che certe cose rimangono le stesse, anche se passa il tempo, mipo!" commentò sottovoce Mipple dal "cellulare" di Honoka.
CONTINUA...
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