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StrahlNight - Istituto di formazione per vampiri

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Fiamma Drakon
CAT_IMG Posted on 29/1/2010, 17:18




Titolo: StrahlNight - Istituto di formazione per vampiri
Generi: Sentimentale, Sovrannaturale, Horror, Drammatico, Mistero
Avvertenze: Non per stomaci delicati, Yaoi, AU



CAPITOLO 1 - Nuovi arrivi



Lo StrahlNight era uno dei più rinomati istituti di formazione vampira di tutta la nazione.
La sua fama si fondava su una secolare tradizione che vantava una ferrea istruzione, insegnanti intransigenti e inflessibili, discipline che comprendevano materie tecniche, scientifiche e liceali che richiedevano un livello d’istruzione precedente non da poco e, ovviamente, corsi completi sulla gestione di poteri, capacità e istinto dei vampiri.
Insomma, lo StrahlNight era l’obiettivo finale di ogni giovane vampiro con mirabili pretese lavorative per il futuro.
L’unica pecca di quell’istituto altrimenti perfetto era la difficoltà degli esami d’ammissione: su migliaia di esaminandi, solo una ventina o meno riuscivano ad essere ammessi.
E, tra i fortunati, il gentil sesso non era mai stato presente, tanto che lo StrahlNight era da tutti considerato allo stesso livello di un istituto puramente maschile, esattamente come i suoi studenti.

Era una notte come tante altre all’istituto.
Nei dormitori, i ragazzi si stavano preparando all’inizio di un’altra spossante sessione di studio: chi si affrettava a vestirsi perché in ritardo per la colazione, chi ripassava in vista di un compito, chi si fermava a chiacchierare nella sala comune, incurante dell’orario.
- Ma qui non si riesce mai a trovare un cavolo!! Che fine ha fatto il mio libro di Chimica?! -.
Un biondo, capelli lunghi legati in una coda di cavallo, con due ciuffi ad incorniciargli il viso e l’uniforme già indosso, frugava incessantemente in uno scaffale sopra il suo letto.
Il resto della camera era un caos: libri ammonticchiati un po’ ovunque e vestiti sparsi a terra.
Al lato opposto della stanza, su di un altro letto, un altro ragazzo biondo, poco più basso dell’irascibile compagno di stanza e già vestito di tutto punto, stava beatamente sdraiato, gli occhi smeraldini che guardavano distrattamente il soffitto, spostandosi poi attorno, senza una precisa meta.
Pareva piuttosto tranquillo. Certamente molto più dell’altro.
- Edward, hai già guardato sotto al tuo letto? - chiese il più piccolo al compagno, il tono disinteressato ma divertito.
- È il primo posto dove ho guardato!!! Non c’è! - ribatté aspramente quell’altro, avvicinandosi alla scrivania.
- No, lì non lo troverai di certo: non ricordi la nostra chiacchierata sulla scrivania? -
- Oz smettila di stare lì come un cretino a non fare niente e dammi una mano!!! -.
Oz fece spallucce, mettendosi a sedere.
- Il libro è tuo -
- E quella faccia da schiaffi è tua, quindi, se ci tieni a farla rimanere così com’è, dammi una mano! - lo minacciò Edward, perdendo sempre più la pazienza.
L’altro rise, alzandosi.
- Va bene - acconsentì, allegro.
Attraversò quasi saltellando la stanza, quindi si chinò sul comò del compagno e aprì il secondo cassetto.
Sotto lo sguardo attonito di Edward, Oz estrasse il suo libro di Chimica, facendone bella mostra con un sorriso fanciullesco quasi inquietante.
- Contento? - disse, lanciandoglielo.
Edward lo prese e lo fissò alcuni istanti, allibito, prima di inveire contro l’altro biondo a pieni polmoni: - L’AVEVI NASCOSTO TE!?!? -.
- No, affatto: tu i libri che ti servono li metti sempre in quel cassetto - spiegò semplicemente l’altro.
- Piccolo...! -
- Ehi, ragazziii! Ed, Oz, dobbiamo... -.
La porta si aprì, rivelando un terzo ragazzo, molto simile a Edward, che si fermò ad osservare la scena che gli si parava davanti: Oz, strattonato per il bavero della camicia, paurosamente vicino al viso di Edward, ambedue gli occhi puntati sulla porta.
- Che cosa state facendo? Mica sarete diventati gay pure voi, vero??? -
- Aah! No, ma cosa dici?! - esclamò Edward, lasciando con un moto quasi di ribrezzo l’altro, che si risistemò la camicia, le guance lievemente tinte di un vago fantasma di rossore.
- Piuttosto... tu che ci fai qui, Alphonse? Non dovresti essere con Pride? - domandò Oz, cambiando repentinamente argomento.
- No: Pride doveva finire una relazione sulla brama di sangue nei vampiri adolescenti, quindi ci aspetta in classe... - spiegò Al.
Edward e Oz presero le borse dei libri e uscirono dalla camera, assicurandosi di chiudere bene la porta.
Si avviarono quindi lungo il corridoio su cui si affacciavano le varie camere degli altri studenti.
- Allora, pronti per l’interrogazione di Chimica? - domandò ad un tratto Alphonse.
Ed mandò uno sbuffo e fu Oz a rispondere: - Siamo stati in piedi fino a mattina inoltrata... nessun risultato -.
- Se non altro c’è stata la buona volontà... - osservò Al.
- Macché buona volontà! Questo qui ha la testa dura! - esclamò Edward, battendo un colpetto in testa ad Oz.
- Parla chi a Drammaturgia Vampira è un genio, eh? - lo rimbrottò Oz, sottraendosi ai colpetti di Edward e zittendolo all’istante.
- Attenzione - li avvertì all’improvviso Alphonse, spostandosi di lato.
Dal fondo del corridoio si sentirono arrivare passi di corsa, seguiti dall’apparizione di una figura che sfrecciava attraverso il corridoio.
- AIDOOOOHH!!! RIDAMMI LA CAMICIA!!! -.
Edward e Oz si fecero da parte appena in tempo per non essere investiti dai due vampiri in corsa.
- Grazie - mormorò Oz.
Alphonse fece spallucce, sorridendo: - E di che? Se posso rendermi utile con quell’abilità che ho, lo faccio volentieri -.
Edward lo guardò un istante: il suo fratellino aveva la capacità di vedere nell’immediato futuro.
Era uno dei pochi “eletti” a possedere una qualche abilità speciale.
- Certo che quando il capo dormitorio Kuran è assente ne combinano di tutti i colori... - commentò Alphonse, perplesso, riprendendo a camminare, seguito a breve distanza dagli altri due.
Scesero quindi le scale che davano sulla sala comune, dove erano radunati vari gruppetti di vampiri.
- Andiamo a far colazione? - chiese Edward.
- Sì! Così mi aiuti con Chimica... un’ultima volta, ti pregoooo!! - lo supplicò Oz.
- Sei una causa persa... uff! E va bene... - acconsentì Ed - Ma esigo il tuo aiuto, Al! -
- Se proprio vuoi... -
- Sì, voglio -.
Attraversarono la sala comune ed uscirono dall’edificio adibito ai dormitori degli studenti, quindi attraversarono il breve tratto di giardino che separava l’edificio principale dagli altri, diretti a mensa.
Qui trovarono gran parte degli studenti già seduti, alcuni a chiacchiera, altri che, infischiandosene altamente della loro pubblica dignità, manifestavano molto apertamente le loro inclinazioni omosessuali.
- Quando ti trovi perennemente in mezzo ad altri maschi, alla fin fine ti riduci a scoprire il lato omosessuale di te che non avresti mai immaginato d’avere... - commentò Alphonse in un soffio, passando accanto a due vampiri intenti ad amoreggiare intensamente.
Edward sospirò.
- Lasciali fare, a te che importa? -
- Un po’ mi dà fastidio... - affermò Al, andando a prendere la colazione.
- In effetti mangiare con gente che ti amoreggia a quella maniera davanti fa passare l’appetito... - convenne Oz.
- Comunque se li beccano i prof sono dolori - osservò Edward.
- Be’, ovvio: ti pare che un professore possa permettere che due si bacino in sala mensa in quel modo? Oltretutto, con certi docenti rigidi... - esclamò Oz, e il pensiero di tutti e tre corse alla medesima persona.
Andarono a sedersi, in mano una bottiglietta di vino: la loro colazione.
La colazione di tutti gli studenti, lì dentro: sui vampiri l’alcool non aveva alcun effetto e, inoltre, la colorazione rossastra non dava a vedere il fatto che dentro ci fosse stato diluito del sangue.
- Allora? Mi aiutate? - supplicò ancora una volta Oz, prendendo il libro dalla borsa.
- Ci vorrebbe un miracolo per farti capire almeno una piccola parte del programma di questi giorni e noi, come puoi vedere, non siamo Dio... - esclamò Edward.
- Daiiii... -.
Edward e Oz si fissarono alcuni istanti: lo sguardo del primo, irritato, era puntato in quello del più piccolo, il quale ostentava un’espressione innocente e supplicante al limite del possibile.
Alphonse affogò una risata in un lungo sorso di vino: quei due formavano una coppia a dir poco comica.
Suo fratello maggiore Edward, oltre ad essere estremamente irritabile, era più testardo di un mulo, ma anche il giovane Oz Bezarius non era da meno: fra tutti e due era difficile dire chi fosse il più cocciuto, ognuno a modo proprio.
Infine, con uno sbuffo di rassegnazione, Edward afferrò il libro, cercando l’ultimo argomento.
Si lanciò quindi in un’articolata e piuttosto esauriente spiegazione dei vari metodi per esprimere la concentrazione di una soluzione, puntellata qua e là da interventi di Alphonse.
- Hai capito? - chiese il biondo alla fine, prendendo la sua bottiglietta di vino lasciata a metà e vuotandola in un lungo, unico sorso, per idratare la gola, rimasta secca per il lungo parlare.
- Ehm... - esordì l’altro, incerto - Sì! -.
- No... - lo contraddisse Ed, scuotendo la testa.
- Ma è difficile! - protestò Oz.
- Ho capito: dovremo riprovarci con più calma a fine nottata, dopo le lezioni. Ergo: altra giornata insonne... sperando che almeno al prossimo compito tu ce la faccia a prendere una sufficienza... - esclamò Edward.
- Grazie! - replicò l’altro, contento.
- Se, se... ma che non ti salti in testa di abbracciarmi, eh! - lo redarguì il più grande, alzandosi.
- Andiamo in classe? - chiese Alphonse.
- E dov’altro vorresti andare? -.
Detto ciò, Edward si avviò verso l’ingresso della sala mensa, fermandosi solo per buttare la bottiglietta di vino vuota, che aveva nel frattempo accartocciato, come fosse un pezzo di carta.
Gli altri due lo seguirono di corsa, per non rimanere indietro.
L’edificio principale, quello adibito alle lezioni, era a dir poco immenso: un totale di cinque piani per sei classi, ciascuna delle quali comprendeva vampiri con un solo anno di differenza, eccetto la Sesta, formata solo da vampiri ventenni, situata al quinto piano assieme ai diciottenni e i diciannovenni.
Il totale di anni d’istruzione era dieci.
Dieci lunghi anni, che tutti gli studenti dovevano passare chiusi là dentro, ad affinare le loro capacità di vampiri e ampliare la loro istruzione, in vista del futuro al di fuori dell’istituto.
Tuttavia, dieci anni da passare interamente ed esclusivamente in compagnia di altri dello stesso sesso erano troppi: tutta l’adolescenza di un vampiro veniva spesa lì, e quello era il periodo più disturbato di tutta la loro vita, oltre che il lasso di tempo in cui affioravano i cosiddetti “primi amori”.
Dato che erano tutti maschi, ovviamente le prime cotte erano da e per i maschi, con la conseguenza che la maggior parte dei vampiri che uscivano dalla scuola aveva tendenze omosessuali che, nel mondo di fuori, non erano molto ben viste.
Edward, Alphonse e Oz erano una delle poche eccezioni, tre dei pochi sopravvissuti ancora con gusti prettamente eterosessuali.
Loro facevano parte della Terza, la classe dei quattordici/quindici anni, situata al terzo piano.
Appena entrati in aula, la prima cosa che videro fu Pride, seduto come di consueto al primo banco davanti alla cattedra, in compagnia di un altro vampiro, sedutogli in grembo, che lo stava appassionatamente baciando.
Il compagno di Pride aveva capelli lunghi e verdi, tenuti lontani dalla fronte da una fascia nera, e gli occhi ametista.
Edward stirò le labbra in un sorrisetto ironico, appoggiandosi allo stipite della porta.
- Ehi, Envy! Non è che hai sbagliato classe? - esclamò, ironico.
Envy si staccò dalle labbra di Pride e si volse verso l’altro.
- Elric, non t’impicciare! - gli ringhiò contro, mostrando i canini affilati.
- Uhuh, che paura! Aspetta, vado a chiamare il nostro docente di Filosofia, magari la scena gli piace! -.
Al sentir nominare il professore di Filosofia, Pride scostò velocemente Envy da sé, mandandogli un’occhiata eloquente.
L’altro si limitò a fissarlo, risentito, quindi si avviò verso la porta.
- Edward Elric... sappi che non finisce qui!! - lo minacciò, uscendo.
- Certo, certo... - fece Edward.
Alphonse scosse la testa.
- Non riesci proprio a non dar fastidio, eh fratellone? - gli chiese.
- Tsk! - si limitò a replicare l’altro, andando a prendere posto nel secondo banco della fila sotto le finestre, dalle quali si poteva benissimo osservare il cielo stellato.
Oz lo seguì, prendendo posto accanto a lui.
Alphonse, invece, si sedette al fianco di Pride, che evitò accuratamente di incrociare il suo sguardo.
Pride era un vampiro diligente, ben educato, il classico “bravo ragazzo”, carino tutto sommato: capelli neri corti, con qualche ciuffetto a coprirgli la fronte, occhi scuri, espressione costantemente mansueta e pacata, anche di fronte alle peggiori situazioni.
Ed era gay.
Ma, in fondo, a nessuno di loro importava: Alphonse, che ci divideva la stanza, non aveva mai avuto nessun problema di nessun tipo.
Era un ragazzo come tanti altri.
- Come fai ad esserti innamorato di quel cretino di Envy, davvero non lo so... - commentò stancamente Edward, scuotendo la testa.
Le guance di Pride si tinsero d’un vaghissimo rossore appena accennato, ma non rispose.
Ben presto iniziarono ad arrivare anche gli altri compagni di classe, entrando alla spicciolata in aula. L’ultimo ad entrare fu il docente di Letteratura, il professor Roy Mustang.
Capelli corvini dal taglio sbarazzino, occhi lievemente allungati, del color del cielo notturno; indossava una camicia aperta a rivelare un piccolo scorcio del petto marmoreo e un paio di pantaloni neri appartenenti senza dubbio all’uniforme del corpo insegnanti.
Si sedette alla cattedra, fece rapidamente l’appello, quindi si alzò, prendendo la consueta posizione di quando faceva lezione: si mise di fronte alla cattedra, una mano poggiata sul piano di essa, a reggerlo.
Si rivolse quindi alla classe.
Stava per parlare, quando qualcuno bussò alla porta.
- Avanti - esclamò, rivolto a chiunque avesse bussato, nel tono un lieve cenno di allegria - Ragazzi, da quest’oggi avrete tre nuove compagne di classe! - continuò il docente, rivolgendosi quindi agli altri studenti.
Questi rimasero allibiti da un unico particolare, che avevano distintamente percepito tutti: il professore aveva parlato al... femminile?
 
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Dark Exorcist
CAT_IMG Posted on 29/1/2010, 19:24




L'avevo già letta su EFP ma te la commento qui, ok? ;)
Troppo forte come idea, le basi ci sono, il crossover pure...ci vuole solo il colpo di genio di una buona trama, invece della solita storia "stuentesca", ma nel genere hai messo anche "non per stomaci delicati" quindi promette assai bene...

Ed e Oz! L'accoppiata che mi ha convinto a leggere!
Devo dire che vicini non li avevo mai immaginati, sarà per lo stile completamente diverso o non lo so...però un crossover con loro è una novità ai miei occhi! XD

CITAZIONE
- Quando ti trovi perennemente in mezzo ad altri maschi, alla fin fine ti riduci a scoprire il lato omosessuale di te che non avresti mai immaginato d’avere... -

:asd:

CITAZIONE
- Hai capito? - chiese il biondo alla fine, prendendo la sua bottiglietta di vino lasciata a metà e vuotandola in un lungo, unico sorso, per idratare la gola, rimasta secca per il lungo parlare.
- Ehm... - esordì l’altro, incerto - Sì! -.
- No... - lo contraddisse Ed, scuotendo la testa.
- Ma è difficile! - protestò Oz.

*rimembra le tante volte che ha vissuto una situazione simile i dieci minuti prima della verifica* XD

L'unica pecca di questa ff e la couple EnvyPride(manga)...°_____°
Non dico che non mi piacciano ma non ce lio vedo insieme...e poi sono un pochetto stufa delle fic con Envy gay! -_-
 
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Yue Hikari
CAT_IMG Posted on 29/1/2010, 21:16




CITAZIONE
Titolo: StrahlNight - Istituto di formazione per vampiri
Generi: Sentimentale, Sovrannaturale, Horror, Drammatico, Mistero
Avvertenze: Non per stomaci delicati, Yaoi, AU

Sembra interessante!*__*
CITAZIONE
- Edward, hai già guardato sotto al tuo letto? - chiese il più piccolo al compagno, il tono disinteressato ma divertito.
- È il primo posto dove ho guardato!!! Non c’è! - ribatté aspramente quell’altro, avvicinandosi alla scrivania.
- No, lì non lo troverai di certo: non ricordi la nostra chiacchierata sulla scrivania? -
- Oz smettila di stare lì come un cretino a non fare niente e dammi una mano!!! -.
Oz fece spallucce, mettendosi a sedere.
- Il libro è tuo -
- E quella faccia da schiaffi è tua, quindi, se ci tieni a farla rimanere così com’è, dammi una mano! - lo minacciò Edward, perdendo sempre più la pazienza.
L’altro rise, alzandosi.
- Va bene - acconsentì, allegro.
Attraversò quasi saltellando la stanza, quindi si chinò sul comò del compagno e aprì il secondo cassetto.
Sotto lo sguardo attonito di Edward, Oz estrasse il suo libro di Chimica, facendone bella mostra con un sorriso fanciullesco quasi inquietante.
- Contento? - disse, lanciandoglielo.
Edward lo prese e lo fissò alcuni istanti, allibito, prima di inveire contro l’altro biondo a pieni polmoni: - L’AVEVI NASCOSTO TE!?!? -.
- No, affatto: tu i libri che ti servono li metti sempre in quel cassetto - spiegò semplicemente l’altro.
- Piccolo...! -

Muahahah,questa scena è grandiosa!xDD
Oz e Ed compagni di stanza,la cosa promette bene...o male,aseconda dei punti di vista!!!xD
E Ed che da del piccolo a qualcuno,questa è grossa!xD
CITAZIONE
L'unica pecca di questa ff e la couple EnvyPride(manga)...°_____°

Quoto...odio profondamente entrambi e li rispetto perchè effettivamente sono dei cattivi doc però...insieme...mah,non so non mi convince...
CITAZIONE
Dal fondo del corridoio si sentirono arrivare passi di corsa, seguiti dall’apparizione di una figura che sfrecciava attraverso il corridoio.
- AIDOOOOHH!!! RIDAMMI LA CAMICIA!!! -.
Edward e Oz si fecero da parte appena in tempo per non essere investiti dai due vampiri in corsa.
(...)
- Certo che quando il capo dormitorio Kuran è assente ne combinano di tutti i colori... - commentò Alphonse, perplesso, riprendendo a camminare, seguito a breve distanza dagli altri due

Tutto ciò mi ricorda qualcosa...xD

Bella! Non vedo l'oira di leggere il continuo,di certo mi hai incuriosito^^

 
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Fiamma Drakon
CAT_IMG Posted on 3/2/2010, 20:56




Be', siccome vorrei aggiornare in contemporanea questa fic sia qui che su EFP, così da non tentare nessuno circa i capitoli successivi (me maligna lo so XD), ^^'' ho deciso di aggiornare.
E ^^'' davvero è così bella? O///o
Ah, comunque, per la EnvyPride, scusate ma non sapevo chi altro metterci con Pride X3 (ma tanto non dureranno a lungo... *-*)
Oki, la smetto con gli spoiler X3 e passo al capitolo!

CAPITOLO 2 - Difficile integrazione




Tutta la classe venne percorsa da sommessi mormorii di stupore: non era possibile che fossero state ammesse delle femmine!
Insomma... non era mai successo! Lo StrahlNight non era un istituto adatto a delle ragazze!
Il professor Mustang distese le labbra in un sorriso compiaciuto: - Queste vampire, miei cari ragazzi, sono le primissime studentesse che entrano in questa scuola! - spiegò, facendo cenno verso la porta, invitando le ragazze al di fuori d’essa ad entrare.
Gli occhi di tutti i vampiri allora si spostarono sulla soglia, varcata da non una, ma da ben tre avvenenti vampire.
Gli sguardi dei ragazzi si soffermarono su di esse: erano diversissime, sia nell’aspetto puramente fisico, sia in ciò che esprimeva il loro atteggiamento.
La vampira più a sinistra, la prima ad entrare, aveva lunghissimi capelli cremisi che le ricadevano in morbide ed ondulate ciocche ben oltre le spalle, fin quasi al bacino; gli occhi, sormontati da alcuni ciuffi più corti, che spiccavano come fuoco vivo sul marmo della sua carnagione, ardevano di un’inestinguibile fiamma carminio, nonostante lo sguardo fosse una stoccata di puro gelo. Era slanciata, dal fisico atletico e le curve piuttosto accentuate.
Dalla postura e l’atteggiamento, pareva non essere esattamente il tipo a cui piaceva esser presa in giro.
La ragazza al suo fianco era bionda, un biondo acceso, simile all’oro; i capelli, molto corti, arrivavano appena a coprirle la nuca. Alcuni ciuffi appena più corti erano tenuti lontani dalla fronte da piccoli fermacapelli bianchi, così da lasciar ben vedere i suoi grandi, innocenti e teneri occhi azzurri, pieni di timida vitalità.
Al contrario della rossa, la biondina era bassa, esile e poco formosa: una corporatura tipicamente infantile.
La terza ed ultima vampira era anch’essa bionda, ma di un biondo sbiadito, reso quasi inquietante dai riflessi argentei che vi creavano le luci artificiali; la chioma era liscia, appena ondulata, ed oltrepassava di poco le spalle.
Una frangetta scendeva a coprirle interamente la fronte, nascondendo le sopracciglia, ma lasciando ben visibili gli occhi: abissali pozzi d’un blu intenso, resi agghiaccianti dallo sguardo, vitreo e impassibile.
Il suo viso dai morbidi e fanciulleschi tratti era circondato da due ciuffi della frangetta più lunghi, che le arrivavano fin sulle spalle.
Non eccessivamente alta, aveva un seno piccolo, ma fianchi ben accentuati.
Pareva una bambolina di porcellana, completamente priva di vita, e ciò inquietava in modo non indifferente.
Nello squadrare le tre nuove alunne, nessuno poté fare a meno di soffermarsi ad osservare che, effettivamente, esisteva una versione al femminile della divisa scolastica: tutte e tre indossavano un completino sobrio e rigoroso, dai medesimi colori delle uniformi maschili.
L’uniforme femminile era composta da una camicetta di seta viola dalle maniche a campana che andavano poi a stringersi sui polsi e una gonnellina nera ampia abbastanza da non impedire alcun movimento di sorta; le gambe erano rivestite da un sottile paio di calze nere, mentre ai piedi calzavano un paio di scarpe da ginnastica viola, che dava un tocco più quotidiano al tutto.
L’unica particolarità all’uniforme era stata data dalla bionda vampira inquietante: alla sua caviglia sinistra era visibilissima una cavigliera di scuro e pesante ferro, dalla quale pendeva un pezzo di catena che pareva esser stata spezzata.
Da cosa o da chi, nessuno aveva desiderio di saperlo.
Doveva inevitabilmente essere un suo accessorio personale, perché le altre due non avevano nessuna cavigliera.
- Queste sono Fiamma Drakon... - esordì l’insegnante, indicando la rossa - ... Emily Blaze... - continuò, accennando alla piccola bionda - ... e Amethyst De Moon - proseguì, indicando la vampira più inquietante - Sono cugine, appena trasferitesi in città e, con enorme sorpresa di tutto il corpo docenti, sono passate tutte quante con voti a dir poco strabilianti all’esame d’ammissione -.
Seguì un lungo silenzio attonito da parte della classe.
- Sono certo che andrete d’accordo! - aggiunse Mustang - Bene ragazze, andate a prendere posto laggiù in fondo all’aula... ci sono tre posti liberi. Avete già i libri di testo? -.
- Sì - replicò Amethyst, avviandosi dietro alle altre due.
Quell’unica parola fu pronunciata con una freddezza e un flemma tale che sembrò quasi che una bufera di neve si fosse improvvisamente levata in tutta l’aula, spazzandola con un gelido ed impetuoso vento.
Molti le seguirono con lo sguardo, altri preferirono evitare, spaventati dall’agghiacciante impassibilità di Amethyst: era possibile raggiungere un simile livello d’indifferenza e poter essere comunque definiti “viventi”?
Era come se fosse morta, o meglio, che il suo cuore fosse morto, trascinando nell’oblio pure le altre emozioni.
Quando anche Amethyst ebbe preso posto, Mustang afferrò il libro di testo appoggiato sulla cattedra, dietro di sé, quindi ruppe il gelido, inquietante silenzio che era calato, come un velo, sull’aula: - Bene, ora riprendiamo la lettura da dove eravamo rimasti la volta scorsa, prima cantica del Purgatorio. Pride, vuoi leggere...? -.
L’atmosfera, ancora tesa, venne tagliata dalla neutra voce di Pride, che si accingeva a cominciare la lettura.
Alcuni ragazzi ancora lanciavano occhiate alle vampire, di soppiatto, occhiate che Amethyst, nella maggior parte, riuscì ad intercettare, spaventando in modo non indifferente i poveri curiosi.
Fiamma ed Emily, invece, parevano non curarsene: i loro sguardi, fra loro così diversi, erano fissi sulle pagine del libro di testo e solo raramente si alzavano da esso e solo per fissarsi sull’insegnante.
- Uhm... carine - commentò ad un tratto Oz, lanciando loro una fugace occhiata, l’ennesima, da sopra una spalla.
- Credevo che ti fossi arreso alla mancanza di partner dell’altro sesso... - replicò distrattamente Edward: ricordava ancora bene, forse troppo, i primi tempi insieme al piccolo Bezarius.
Era arrivato con la speranza di poter trovare qualche ragazza carina con la quale intrattenersi piacevolmente, e gli ci erano volute un paio di settimane per arrivare a capire l’inevitabile verità: la soglia dello StrahlNight non sarebbe mai stata varcata da alcun membro del gentil sesso.
Verità divina che, proprio quella mattina, era stata smentita.
Era davvero difficile prevedere i tiri che avrebbe potuto riservarti il Destino per il futuro.
Gli occhi di Oz scintillarono d’eccitazione.
- La speranza è l’ultima a morire! -.
Edward sbuffò, esasperato: già, pareva proprio di sì.
- Sei un caso perso... -.
Detto ciò, riprese a seguire distrattamente la lezione, fingendo di ascoltare.
Alla fine dell’ora, non appena il professore fu uscito, Oz scattò in piedi, raggiante.
Edward, un braccio a reggere il capo, gli lanciò un’occhiata di sbieco.
- Dove vorresti andare? - gli chiese.
- Come dove? Ma dalle ragazze...! -
- Mi raccomando, cerca di tornare vivo per l’inizio della prossima lezione... -.
Oz si volse e si diresse a passi decisi verso i posti occupati dalle tre vampire, intente a parlare a bassa voce tra loro.
- Ciao! - esclamò, non appena fu a portata d’orecchio, facendole voltare di scatto tutte e tre.
- Ehi, voi tre! Non è che avete sbagliato scuola?! -.
L’affermazione fu seguita da un coretto di risate.
Oz si voltò, trovandosi ad osservare Greed e la sua combriccola.
Fiamma si volse a lui, scrutandolo con quel suo ineguagliabile sguardo di fuoco e ghiaccio.
- Già, forse cercavate la scuola per estetiste e parrucchiere, appena fuori città! -.
Negli occhi di Emily iniziarono ad affacciarsi le prime lacrime.
- Ooooh, guardate, la biondina piange...! -.
- Sentite, manica di bastardi, se il vostro smisurato ego maschile vi impedisce di accettare un po’ di sana rivalità femminile, non sono cazzi nostri, chiaro?!?! - sbottò Fiamma, scattando in piedi.
- Ehi, ragazzina, con chi credi di parlare? -.
Greed le si avvicinò con fare arrogante.
- Con un branco di cafoni, mi sembra ovvio! O forse “cafoni” è una parola troppo difficile da capire per il vostro piccolo cervello!? - ribatté a tono la rossa.
- Come ti perm...! -.
Greed non fece neanche a tempo di colpirla che già la vampira gli aveva menato un calcio poderoso tra il collo e la clavicola, scaraventandolo a diversi metri da lei.
- No, Fiamma, che fai...? - singhiozzò Emily, facendo per alzarsi, ma Amethyst la bloccò.
- Non mi piace usare la violenza, ma con gente come voi mi pare l’unico modo d’intenderci! -.
Fiamma si volse, azione accompagnata da una raggiera di capelli cremisi sparsi nell’aria, come crepitanti guizzi di fiamme.
Oz la fissò, meravigliato: caratterino niente male...
Attorno alla scena si erano radunati ora anche parecchi studenti, anche di classi diverse.
Amethyst superò la cugina a passo lento, impassibile come sempre.
Si chinò su Greed, che si stava rialzando in quel momento, ed estrasse un piccolo pugnale dalla cavigliera.
Lo impugnò saldamente e lo premette lungo un braccio del compagno, provocandogli un immediato taglio che scintillava del rosso del sangue.
Con un dito, pallido e delicato, ripulì la ferita, per poi portarselo alla bocca, leccandolo con fare innocente.
Quindi, si rialzò e tornò al suo posto.
Oz le osservò tutte e tre alcuni istanti, prendendo appunti mentali: con Fiamma era meglio non osare mai troppo, se ci tenevi alla tua incolumità fisica; Amethyst, in tutta la sua spettrale inquietudine e innocenza, pareva avere un qualche istinto omicida sopito in qualche parte di sé, lontana ma neanche troppo; Emily, nella sua normalità, era fragilissima.
Un trio vincente.
Sull’uscio, alle spalle del gruppo di spettatori, stavano due figure.
- Hai visto? -
- Sì... l’integrazione non sembra esattamente una passeggiata per loro... -.
L’altro rise.
- Non mi riferivo a quello: hai visto cos’ha fatto la bionda? -.
Il primo rivolse al compagno uno sguardo incerto: era solo una sua impressione o c’era realmente una strana scintilla nei suoi occhi?
- Che ti prende...? - chiese, incuriosito.
L’altro si limitò a sorridere candidamente, con innocenza, un sorriso reso inquietante dallo sguardo sfavillante di pacato divertimento misto a malizioso desiderio.
- Dai, andiamo... -.
Si fecero avanti.
I vampiri, al loro passare, e soprattutto al passare di quello dallo sguardo lucente e pericoloso, si ritraevano e facevano ala, tanto che non fu affatto difficoltoso, per loro, raggiungere il banco delle vampire.
Oz stava per farsi avanti, quando una mano gli si posò su una spalla ed un’altra voce lo interruppe: - Voi dovete essere le nuove alunne, vero...? -.
Lo sguardo del piccolo biondo dapprima si posò su Edward, ora al suo fianco, la mano saldamente stretta attorno alla sua spalla, per poi andare a posarsi sui due vampiri appena arrivati, che tra l’altro conosceva anche abbastanza bene: il più grande aveva capelli corvini ondulati, che gli arrivavano a coprire la nuca e che scendevano lungo la fronte, fino a coprire in parte gli occhi dorati; il compagno, invece, aveva i capelli biondi che gli arrivavano poco oltre le spalle con alcuni ciuffi che gli coprivano interamente la fronte e una parte di viso fra gli occhi, i quali erano il destro cremisi e il sinistro dorato.
Gilbert e Vincent Nightray erano conosciuti in tutta la scuola, per i meriti del primo, che brillava per intelligenza e dedizione, e per alcuni spiacevoli episodi di cui l’altro era stato l’artefice.
Tra loro c’era un anno di differenza, perciò erano ambedue nella medesima classe, ovvero la Quinta, quella dei vampiri di diciotto e diciannove anni.
- Sì... - rispose vagamente Fiamma, nel tono una vena scocciata.
- Be’, piacere. Io sono Gilbert Nightray e lui... -
- Vincent Nightray. Tu, invece? -.
Il biondo si era già avvicinato ad Amethyst, che lo fissava con freddezza inumana, senza batter ciglio.
- Amethyst De Moon - replicò infine, senza nessun tono particolare.
- E voi? - domandò allora Gilbert.
- Fiamma - rispose decisa la rossa.
- Emily... - mugolò timidamente l’altra.
- Amethyst... più tardi hai per caso impegni...? - chiese Vincent, il tono interessato.
Per tutta risposta la biondina gli puntò il pugnale alla gola, limitandosi a fissarlo in silenzio.
Gilbert lo fissò, preoccupato.
- Tranquillo... non ammazza mai senza un motivo... - fece Fiamma, sorridendo di sghembo a Gilbert.
Vincent sorrise.
- Spero di avere l’onore di poter cenare in tua compagnia questa sera... - mormorò, avviandosi verso la porta.
E, nel far ciò, iniziò a far roteare un paio di scintillanti forbici d’acciaio dalla punta insozzata di sangue.
- Amethyst, sei ferita! - esclamò Emily, le lacrime che minacciavano di traboccarle di nuovo dagli occhi.
- Quel...! - esordì Fiamma, facendo per alzarsi.
- No - la fermò Amethyst, fredda.
Si passò un dito sul dorso della mano ferita, quindi lo leccò.
- Perdonatelo: mio fratello non riesce a capire cosa siano le buone maniere... -
- ... e in questo certamente non somiglia molto a te... - osservò Fiamma, scoccandogli un’occhiata quasi allegra.
Gilbert sorrise: forse aveva gradito il commento.
- Devo andare... a presto -.
Se ne andò con un breve inchino, svanendo tra gli altri vampiri ancora riuniti a formare un capannello attorno al banco.
- Bene! Ora che anche il signor Nightray è uscito, perché non iniziamo la lezione, ne? -.
 
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Yue Hikari
CAT_IMG Posted on 3/2/2010, 21:57




Hai inserito tutte le tue personalità nella storia!xD Wow!
Gil...*-*
Vincent,ovunque lo piazzi è il figlio del demonio...<__<
 
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Dark Exorcist
CAT_IMG Posted on 4/2/2010, 21:03




WOW! *___*
Le tre personalità così a confronto fanno davvero chiedere se vengono tutte dalla stessa persona, ovvero te! XD Fiamma è ganza, Emily è strapucciosa e Amethyst è...inquietante...
Mai quanto Vincent però! XD
Quoto la Yue, è il figlio del demonio! XDD (almeno in questa fanfiction)

Dici che ci saranno Break ed Elliot? *___*
(*trip mentali su una BreakXEmily!* XDD)
 
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Yue Hikari
CAT_IMG Posted on 5/2/2010, 21:13




CITAZIONE
Quoto la Yue, è il figlio del demonio! XDD (almeno in questa fanfiction)

Io sostengo la teoria che Vincent è e sempre sarà,ovunque me lo piazzi,il figlio del demonio!u_u (specialmente dopo aver letto il capitolo 45...)
CITAZIONE
Le tre personalità così a confronto fanno davvero chiedere se vengono tutte dalla stessa persona, ovvero te! XD Fiamma è ganza, Emily è strapucciosa e Amethyst è...inquietante...

Ho una certa simpatia a pelle per Emily.^^ Strano,di solito mi oriento sulle tipe più alla Fiamma,vediamo come si evolve la situazione!
E Amethyst...prima che la presentassero mi ero fatta un associazione mentale con Echo...xD
 
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Fiamma Drakon
CAT_IMG Posted on 1/3/2010, 17:32




Sono contenta che la fic vi piaccia tanto ^-^ e scusatemi per la lunga attesa ç__ç ma stavo aspettando i "messi celesti" su EFP.
Attesa invana, quindi ho deciso di proseguire comunque... ^^''
Mi scuso ancora per l'attesa e passo al prossimo capitolo! ^^
P.S: lo so che Vincent è il figlio del demonio, ma se non lo fosse lo "ameremmo" ugualmente? u.u

CAPITOLO 3 - Vampiri e vampire a confronto




Gli astanti si volsero tutti quanti quasi nello stesso istante, quando sentirono una ben nota voce richiamarli all’ordine: l’insegnante dell’ora successiva era entrato e stava attendendo che gli alunni si sedessero.
Stava con la schiena appoggiata alla lavagna e le braccia incrociate sul petto, con un’espressione rilassata stampata in faccia, o almeno era quello che pareva dallo sguardo dell’unico occhio visibile, color cremisi. L’altro era caparbiamente nascosto da un ciuffo di capelli bianchi che gli copriva trasversalmente quasi tutto il pallido viso.
Xerxes Break era uno degli insegnanti più strambi che potessero esistere al mondo.
Come a dare ulteriore prova di ciò, si staccò dalla lavagna e sorrise ampiamente e in modo inquietante, facendo sì che i piccoli canini acuminati biancheggiassero sotto la luce artificiale.
- Su, su ragazzi, a posto! Avrete tempo poi per conoscere le nostre graziose vampire! - esclamò in tono cantilenante e allegro.
I ragazzi ritornarono velocemente ai propri posti: sapevano bene che, sotto quell’apparenza sempre così ingenua e allegra, quasi infantile, si nascondeva un carattere tutt’altro che permissivo.
Fortunatamente, quel lato usciva solo in rarissime occasioni e a loro non era ancora capitato d’esserne spettatori.
- Bene! Ora che siete tutti ai vostri posti, iniziamo la lezione! -.
Detto ciò, il docente prese un gesso e scrisse sulla lavagna, in grafia leggibilissima ed impeccabile, una frase che lasciò gli alunni di sasso: “Vampiri e vampire: poteri, istinti e inclinazioni a confronto”.
- Visto che ora non siete più solo ed esclusivamente maschi qui dentro, penso che sia giusto informare sia voi maschietti che le femminucce di quali siano effettivamente i vostri limiti e le vostre capacità... - spiegò allegramente Xerxes, rivolgendo un ampio sorriso a tutta la classe.
Iniziò quindi a spiegare di come i poteri dei due sessi erano andati differenziandosi nel corso dei secoli.
Da qui in poi il discorso verté sui poteri e gli istinti dei vampiri maschi, per poi finire con quelli delle femmine.
Con quel suo modo pratico e sbrigativo di spiegare, senza tuttavia lasciare niente al caso, Break riusciva sempre a conquistarsi l’attenzione della platea, che pendeva letteralmente dalle sue labbra finché queste non si chiudevano, per lasciar spazio alle domande.
- Infine, voglio che sappiate tutti quanti un’ultima cosa - l’insegnante fece una pausa, creando un vago effetto di suspense che acuì maggiormente l’interesse degli studenti - Le vampire, fra i loro poteri più pericolosi, hanno anche quello di riuscire a soggiogare i membri dell’altro sesso, siano questi umani o vampiri... tuttavia occorre molta pratica e forza per riuscire ad utilizzare a comando questa capacità... -.
Seguirono istanti di agghiacciante silenzio, che s’insinuò, subdolo, fra i giovani vampiri.
Xerxes batté le mani, tramutando istantaneamente l’espressione da seria ad allegra, quasi infantile.
- Bene! Ora, andiamo in giardino! - esclamò, avviandosi verso la porta.
I suoi studenti lo seguirono, incerti: dopo una spiegazione così interessante e macabra, uscire per andare a fare esercizi in modo tanto allegro pareva quasi un controsenso.
Ma, in fondo, Xerxes Break era una contraddizione vivente, quindi... che c’era da meravigliarsi?
Uscirono in ordine dall’aula, ultime le tre vampire, rigorosamente silenziose.
Edward e Oz si riunirono ad Alphonse e Pride, camminando fianco a fianco.
- Voi dite che loro ce la fanno? - chiese Oz ad un tratto.
- Metti un soggetto e un verbo che faccia comprendere meglio... e già che ci sei aggiungi anche un complemento oggetto... - esclamò Edward, fissando il compagno di stanza con fare perplesso.
- Dite che Fiamma, Amethyst e Emily sanno soggiogare le persone? - domandò ancora l’altro.
- No, non credo: avranno quindici anni... - intervenne Alphonse.
- E il professore ha detto che ci vuole tanto perché una vampira impari a farlo... - aggiunse Pride.
- Ah... okay... -.
Detto ciò, il ragazzo fece marcia indietro e, sotto gli occhi degli altri tre, andò a raggiungere le ragazze.
- Che dite? - domandò Pride.
- Be’... non mi pare una cattiva idea andare a parlarci... - osservò Alphonse, annuendo con fare saggio.
Edward si strinse nelle spalle.
- Se non mostriamo intenzioni ostili, a regola di mondo non dovrebbero trattarci come Greed... -.
Così, imitarono Oz.
- Ciao - le salutò cordialmente Alphonse.
Sul viso di ciascuna balenò un sorriso allegro, anche se Amethyst si limitò soltanto ad incurvare impercettibilmente gli angoli della bocca.
- Alphonse -
- Edward... -
- Pride -.
- Piacere - replicò, allegra, Emily, mostrando loro un gran sorriso gentile ed educato.
- Voi che cosa sapete già fare di quello che ha spiegato poco fa il professore? - chiese Oz.
- Della forza sapevamo già... - rispose Fiamma, riflettendoci su.
Amethyst annuì.
- Sì, e io ho imparato a suonare dieci strumenti diversi in pochissimo tempo... - disse Emily, con tono candido e fanciullesco, arrossendo.
- E della cosa del soggiogare i maschi? - chiese Pride.
- No, non lo sapevamo... - risposero ad una voce Fiamma e Emily.
- Io sì... -.
L’attenzione degli altri si spostò allora su Amethyst.
- Davvero? - chiese Edward.
- Sì - si limitò a ribadire lei.
- E ci sei mai riuscita? - insistette Pride.
- No - replicò Amethyst, fredda.
- Forse è meglio così... - disse Emily.
- Sì, forse è meglio - le fece eco Fiamma.
- Stasera ceniamo insieme, vi va? - domandò Oz all’improvviso.
- Se non vi danno fastidio tre donne al tavolo... -
- Che, scherzi? Figurati! Siamo imparziali: a stare in mezzo agli omosessuali ti passa la voglia di fare pregiudizi... - esclamò Alphonse.
- Ci sono coppie omosessuali? - chiese Emily, perplessa.
Edward rise.
- Non sai quante... -
- E gli insegnanti che dicono? - domandò ancora la biondina.
- Basta che non si mettono a far sesso nei corridoio o in sala mensa... poi non succede niente... - rispose Oz.
Pride arrossì un po’ e Alphonse gli cinse le spalle con fare amichevole.
- Anche Pride non è etero... e siamo compagni di stanza. Non c’è niente di male, dato che non ci sono mai stati problemi, vero? -.
Timidamente, Pride assentì.
Emily gli fece un gran sorriso, come a volerlo tirar su di morale.
Lui ricambiò.
- Bene, ragazzi, eccoci arrivati! -.
La voce di Break dal capo della classe li raggiunse tutti.
Il giardino era immenso, l’erba tagliata che frusciava appena, smossa dalla frizzante brezza notturna.
Dato che serviva una zona dove fare Educazione Fisica e gli esercizi legati a Vampirismo e anche dello spazio ricreativo, il giardino era stato diviso: nell’area vicina agli alloggi dei docenti era stato lasciato lo spazio per le lezioni all’aperto, che era stato recintato, in modo che agli alunni più vivaci ai quali fosse saltato in mente di andare a distruggere gli attrezzi non avessero avuto modo di arrivarci.
Nell’area adibita agli esercizi sul Vampirismo, gli attrezzi erano già disposti: forse il professore si era curato di sistemarli per la lezione prima di arrivare in classe.
- Okay, disponetevi a semicerchio qui! - ordinò Break in tono ancora allegro, indicando un arco sul terreno, lungo il quale gli studenti si disposero senza proteste.
- Allora, per quel che resta dell’ora sperimenteremo la vostra aggressività istintiva, che in voi maschi dovrebbe essere potente ma controllata, mentre nelle nostre ragazze più selvaggia e impulsiva... chi comincia? -.
Non una mano o una voce si levò dalla classe.
Break scosse il capo, sconsolato, quasi imbronciato.
- Perché nessuno si offre...? Devo decidere io allora... ehm... vediamo un po’... ah! Fiamma, per favore, vieni! -.
La vampira si fece avanti, un sorrisetto di sfida ad incresparle le labbra.
- Bene cara, vedi quel manichino...? Mordilo! -.
Fiamma si fece avanti, sicura, fino a che non si trovò dinanzi al manichino indicatole dal professore.
Si acquattò, piegando lievemente le gambe, inarcando la schiena, pronta al balzo.
Il suo viso venne distorto da un ghigno aggressivo che lasciavano bene scoperte le zanne, sfavillanti anche nel buio della notte.
Scattò, repentina, un salto agile e fluido.
In un istante fu addosso al manichino, le zanne piantate nel collo di quest’ultimo.
Con un volteggio dei capelli rossi e un rapido e deciso movimento del collo, la testa del fantoccio si strappò con un sonoro strap e fu scaraventata a diversi metri di distanza.
Fiamma osservava la testa della sua finta vittima con orgoglio quasi animalesco, il petto che s’innalzava e s’abbassava a ritmo veloce a causa della respirazione accelerata.
Nel silenzio che aveva preso possesso dell’aria circostante, si sentì riecheggiare un applauso, che attirò l’attenzione della vampira, che si volse, fissando il professore: Break le stava venendo incontro battendo le mani, in viso stampato il solito sorriso inquietante.
- Complimenti! Davvero strabiliante! - esclamò, compiaciuto - Allora, il prossimo? - domandò poi agli altri.
- Tsk! Posso fare di meglio ad occhi chiusi...! - borbottò Edward, facendosi avanti, lanciando un’occhiata di sfida a Fiamma, che rispose con un sorrisetto.
“Il tempo vola quando ci si diverte” diceva un detto, e così fu: in men che non si dica giunse la fine della lezione, con grandissimo rammarico di tutti quanti.
Le uniche lezioni divertenti erano quelle con Break, perché il suo modo di fare non era affatto noioso.
Forse quel termine neanche esisteva nel suo vocabolario.
La classe riprese la strada che conduceva di nuovo in aula, scortata dall’insegnante.
Quando arrivarono, in aula non c’era ancora nessuno.
Oz e Edward tirarono un sospiro di sollievo: in quell’ora avevano Filosofia, ergo il più rigido, esigente, intransigente professore che mai avesse varcato la soglia di quell’aula.
Break prese il suo registro e le sue scartoffie, quindi uscì dall’aula, silenziosamente.
Appena fuori, incrociò il docente di Filosofia.
Gli rivolse un sorriso, che sarebbe parso casto, se non fosse stato per lo sguardo da cui era accompagnato.
- Abbiamo dei nuovi elementi, caro il mio Barma... divertiti! - esclamò Break, in quel suo consueto tono allegro e cantilenante.
- Evapora, Xerxes... - ribatté, rigido, l’altro, la voce intrisa di rabbia e velata da quello che Xerxes intese come un soffuso imbarazzo.
Quest’ultimo ridacchiò, quindi s’inoltrò a grandi passi nel corridoio.
- Ihih... credo che “quella faccenda” inizierà a farsi più interessante d’ora in avanti... -.

Edited by Fiamma Drakon - 19/3/2010, 18:35
 
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Yue Hikari
CAT_IMG Posted on 1/3/2010, 21:10




Barma e Break!*___*
La sfilata di Pandora hearts continua...xDDD
Sono troppo curiosa,che faccenda?
 
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Dark Exorcist
CAT_IMG Posted on 2/3/2010, 17:15




CITAZIONE
I ragazzi ritornarono velocemente ai propri posti: sapevano bene che, sotto quell’apparenza sempre così ingenua e allegra, quasi infantile, si nascondeva un carattere tutt’altro che permissivo.
Fortunatamente, quel lato usciva solo in rarissime occasioni e a loro non era ancora capitato d’esserne spettatori.

Che fortunaati! XDDD
Però il lato sadico di Break è meraviglierrimo! XPPPPP

CITAZIONE
- Abbiamo dei nuovi elementi, caro il mio Barma... divertiti! - esclamò Break, in quel suo consueto tono allegro e cantilenante.
- Evapora, Xerxes... - ribatté, rigido, l’altro, la voce intrisa di rabbia e velata da quello che Xerxes intese come un soffuso imbarazzo.

Mai sentito un insulto così...così...X°°°°°°D
Non riesco a smettere di ridere!
Sono sicura che ne vedremo delle belle tra questi due! XDD

L'ultima frase mi lascia molto...°____°
Staremo a vedere...

Fiamma, girovagheggia anche un po' per il forum! Vedi come fa piacere a te essere recensita, perchè non recensisci anche tu qualcosa?
(Hagaren Revolution! Hagaren Revolution! XD)
 
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Yue Hikari
CAT_IMG Posted on 2/3/2010, 21:18




CITAZIONE
Mai sentito un insulto così...così...X°°°°°°D
Non riesco a smettere di ridere!

Io per un po ce l'ho avuta con l' "evapora"...pero non sucitava reazioni cosi entusiastiche...xD
Qualcsiasi cosa trami Break direi che e qualcosa di grosso...senno Break non trama!xD
 
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Dark Exorcist
CAT_IMG Posted on 2/3/2010, 21:43




Invece di recente c'è l'ho avuta con "No Barma No Party"...XD
No, perchè...una ragazza Canadese in classe con noi per interscambio si chiama di cognome Bharda e io inevitabilmente mi sbaglio e dico Barma, ma vabbè...XD
E poi un mio compagno di classe che aveva capito male pure lui ha detto quella frase...
Da cui...
NO BARMA NO PARTY

 
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Fiamma Drakon
CAT_IMG Posted on 2/3/2010, 23:22




Sì, quel pezzetto lì in fondo mi ha preso anima e corpo (5 minuti della mia esistenza).
Per Barma, poerino, mi sapeva di discriminato a non mettercelo X3 praticamente di Pandora tutti coloro degni di essere nominati ce li ho messi (fatta eccezione per Vincent) senza contare che ce lo vedo bene a fare il prof XD
Per la storia del "quella faccenda" si dovrà attendere... (e difende a spada tratta gli spoiler *-*) dico solo che è una grande faccenda XD.
Per quanto riguarda il forum, vedrò di essere più presente ^^'' prima ero impossibilitata perché il pc mi impediva di visualizzare le discussioni (e per aggiornare dovevo rubare il computer a mio fratello X°D) però ora misteriosamente sembra tutto risolto O__O sicché vedrò di rendermi utile XP
 
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Dark Exorcist
CAT_IMG Posted on 3/3/2010, 19:49




Brava, Fiammetta! XD
Sai che mi rendi proprio curiosa? XD
E comunque anche Eliot se permetti e degno di essere nominato! E Jack...e Glen...

Ma alla fine, chi in PH non è degno di essere nominato? XD
 
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Yue Hikari
CAT_IMG Posted on 3/3/2010, 21:20




Quoto per Eliott!!!*___*
Però forse meglio inserire anche qualcun altro di un altro manga altrimenti è davvero una sfilata di PH!xD
SPOILER (click to view)
E noi finiremmo per annegare nella nostra stessa bava...dettagli dettagli!xD

Ah,Fiamma,come ti è venuta l'idea di fare una FF del genre?è interessante e sono curiosa^^
 
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50 replies since 29/1/2010, 17:18   280 views
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